Nel post precedente si è parlato del meteomeduse.
Visto che tutti gli snorkelisti mi chiedono informazioni sulle meduse che si incontrano in questo periodo ecco un breve articolo per descriverle e con le norme di comportamento in caso di incontri un po' troppo ravvicinati!
Le meduse fanno parte dei celenterati: il loro nome deriva dalla presenza del celenteron che è una vasta cavità corporea esclusiva di questi animali che funziona prevalentemente da cavità digerente.
In generale la principale caratteristica di questi organismi è rappresentata dalla presenza di un'ombrella corredata da una serie di tentacoli di forma variabile.
Durante l'estate ci sono due specie di meduse che si incontrano con molta facilità: Pelagia noctiluca e Rhizostoma pulmo.
In generale la principale caratteristica di questi organismi è rappresentata dalla presenza di un'ombrella corredata da una serie di tentacoli di forma variabile.
Durante l'estate ci sono due specie di meduse che si incontrano con molta facilità: Pelagia noctiluca e Rhizostoma pulmo.
Pelagia noctiluca, o medusa luminosa, ha un'ombrella a forma di cupola alta e costellata da verrucosità urticanti. L'ombrella può raggiungere i 30 cm di diametro. Dal margine ondulato partono lunghi e sottili tentacoli, che possono raggiungere anche il metro di lunghezza. Al centro, inferiormente, si notano 4 braccia orali a margini frastagliati che prolungano la bocca. La sua colorazione è rosea o bruno-giallastra. E' considerata pericolosa perchè i tentacoli sono estremamente urticanti; però secondo me la pericolosità è più legata al fatto che questi tentacoli possono essere molto lunghi e difficili da vedere in acqua.
Rhizostoma pulmo, o polmone di mare, ha una grossa ombrella a forma di campana con profilo molto convesso. La superficie esterna della cupola non è urticante. L'ombrella può raggiungere i 60 cm di diametro. Le 8 braccia orali sono grosse e frastagliate ed è proprio dalla loro forma che deriva il nome comune di questa medusa. La colorazione è biancastra opaca a riflessi cerulei ed il margine dell'ombrella è blu-violaceo.
Le meduse generalmente si nutrono di piccoli organismi che catturano con i tentacoli urticanti.
Dopo questa breve descrizione di queste due specie di meduse, un consiglio nel caso in cui veniste pizzicati da un tentacolo: le meduse "pungono" perchè possiedono nell'epidermide dei tentacoli e della bocca degli organelli urticanti detti cnidoblasti che hanno una funzione offensiva/difensiva. Si tratta di cellule che contengono una capsula al cui interno ci sono del liquido tossico ed un filamento avvolto a spirale.
Quando uno cnidoblasto viene sfiorato da un corpo estraneo la capsula si apre liberando liquido e filamento.
Il veleno è termolabile quindi se si mette la parte "ustionata" dalla medusa a contatto con un corpo caldo l'effetto del liquido tossico sparisce in breve tempo. Potete utilizzare acqua calda non bollente, un sasso caldo o della sabbia; l'importante è non sfregare assolutamente ma solo appoggiare la fonte di calore.
Rhizostoma pulmo, o polmone di mare, ha una grossa ombrella a forma di campana con profilo molto convesso. La superficie esterna della cupola non è urticante. L'ombrella può raggiungere i 60 cm di diametro. Le 8 braccia orali sono grosse e frastagliate ed è proprio dalla loro forma che deriva il nome comune di questa medusa. La colorazione è biancastra opaca a riflessi cerulei ed il margine dell'ombrella è blu-violaceo.
Le meduse generalmente si nutrono di piccoli organismi che catturano con i tentacoli urticanti.
Dopo questa breve descrizione di queste due specie di meduse, un consiglio nel caso in cui veniste pizzicati da un tentacolo: le meduse "pungono" perchè possiedono nell'epidermide dei tentacoli e della bocca degli organelli urticanti detti cnidoblasti che hanno una funzione offensiva/difensiva. Si tratta di cellule che contengono una capsula al cui interno ci sono del liquido tossico ed un filamento avvolto a spirale.
Quando uno cnidoblasto viene sfiorato da un corpo estraneo la capsula si apre liberando liquido e filamento.
Il veleno è termolabile quindi se si mette la parte "ustionata" dalla medusa a contatto con un corpo caldo l'effetto del liquido tossico sparisce in breve tempo. Potete utilizzare acqua calda non bollente, un sasso caldo o della sabbia; l'importante è non sfregare assolutamente ma solo appoggiare la fonte di calore.