sabato 22 agosto 2009

L'unione fa sempre la forza!


Anche un post precedente aveva questo titolo, ma si era parlato della simbiosi....
In questo post parleremo del fatto che "l'unione fa la forza" è anche il principio per il quale i pesci si riuniscono in gruppi composti da centinaia di individui: insieme per attaccare e difendersi

La strategia di formare un gruppo risulta efficace perchè l'ambiente da controllare è particolarmente ampio e il pericolo può arrivare da qualunque direzione. Essere soli in mare aperto può portare a morte sicura mentre essere in tanti dà una maggiore opportunità di sopravvivenza.

Il banco appare come un grosso pesce.
Il gruppo si chiama banco e al suo interno non ci sono regine o maschi dominanti ed i pesci sono tutti uguali.
Nel banco i pesci nuotano tutti assieme, nella stessa direzione e si spostano con la stessa velocità.
I pesci sono molto vicini tra di loro ma non si toccano mai perchè potrebbero ferirsi visto che la loro pelle è molto delicata. Come riescono a fare tutto questo? Utilizzano la vista e la linea laterale.


In caso di attacco il banco si muove con cambi veloci di direzione che disorientano il predatore: il banco può aprirsi a ventaglio o effettuare un'apertura a fontana con 2 getti che si ricompongono dietro il predatore, oppure formare più gruppi con un numero minore di individui.
In questo modo il predatore non sa proprio che pesci prendere!

Però i predatori hanno affinato diverse tecniche di caccia ai banchi: si radunano formando grossi gruppi che attaccano i banchi da più direzioni inmodo da far disperdere i pesci e per catturare quelli che non riescono a stare uniti al banco

martedì 4 agosto 2009

La beroe ovata

Ultimamente dalle nostre parti l'incontro con la Beroe ovata sta diventando abbastanza comune, quindi vediamo di sapere qualcosa di più su questo misterioso animale.

La Beroe ovata appartiene agli Ctenofori che sono organismi delicati, pelagici, gelatinosi, di grandezza variabile, in genere trasparenti o rosati, alcuni dei quali emettono bioluminescenza e sono fosforescenti di notte. L' aspetto più appariscente è rappresentato dalle delicate iridescenze policrome, dovute ad otto serie di lamelle oscillanti, formate da una serie di ciglia dette pettini (caratteristica fondamentale per questo phylum) disposti longitudinalmente lungo tutto il corpo che consentono gli spostamenti dell' animale. Si nutrono esclusivamente di plancton.


Gli ctenofori sono diversi dagli Cnidari perchè non possiedono cellule urticanti, dette cnidoblasti, ma cellule adesive, i COLLOBLASTI, e quindi NON SONO urticanti