mercoledì 29 aprile 2009

La linea laterale dei pesci

Come tutti i vertebrati, i pesci sono dotati degli organi di senso...però i nostri amici pinnuti sono dotati di un organo che li contraddistingue da tutti gli altri e che è la linea laterale.
La linea laterale ha la funzione di "leggere le informazioni" portate dall'acqua: dalla percezione di flebili campi elettrici ai cambiamenti di salinità e di temperatura.

Essa può assumere configurazioni diverse - lineare, interrotta, frammentata - ed è innervata ad opera di un paio di nervi cranici e presenta i neuromasti che sono particolari stimolatori sensoriali situati in canali sottocutanei che corrono lateralmente dalla testa verso la coda dell'animale e collegati con l'esterno con piccoli pori.
Di questi canali il più grande, denominato canale laterale, percorre il tronco nella sua lunghezza globale e la coda in entrambi i fianchi.


La linea laterale si articola in varie ramificazioni di canali tra cui ci sono la linea mandibolare, infraorbitale e sopraorbitale.

Nei pesci ossei, il corpo dei quali è ricoperto da scaglie, quelle della linea laterale presentano delle aperture che permettono alle ondulazioni dell'acqua di arrivare alle cellule sensoriali situate sotto di esse tramite un canale speciale.

giovedì 23 aprile 2009

La classificazione


Prima di parlare degli organismi marini è necessaria una premessa sulla classificazione, cioè su come è stato dato un nome ed un cognome a tutti gli esseri viventi.

Nel 1735 Linneo introdusse la nomenclatura binomia quindi ogni specie viene riconosciuta con 2 nomi entrambi scritti in latino e in corsivo: il primo indica il genere ed il secondo la specie.
Per esempio Diplodus vulgaris (nome comune: sarago fasciato); Sciaena umbra (nome comune: corvina).
Il gruppo più piccolo è la specie, tutte le specie che vengono considerate strettamente affini sono raggruppate in un genere. Seguono i raggruppamenti della famiglia, ordine, classe. Le classi sono riunite in phyla (phylum singolare) ed infine in phyla sono collocati nei regni.
Per esempio:
Regno....Animale
Phylum....Cordati
Subphylum....Vertebrati
Superclasse...Gnatostomi
Classi.....CONDROITTI (pesci cartilaginei)
OSTEITTI (pesci ossei)


Quindi i pesci sono vertebrati e sono esclusivamente acquatici e sono caratterizzati da una serie di peculiarità:
  • corpo affusolato
  • arti a forma di pinne
  • pelle usualmente ricoperta di scaglie
  • particolarità fisiologiche: vescica natatoria, linea laterale, branchie.
.....penso che abbiate capito che nel prossimo post si parlerà di pesci....ma in particolare di cosa?
Non ve lo dico....venite a leggere!!!!

domenica 12 aprile 2009

I fondi duri

In un post precedente abbiamo parlato dei fondi molli con lo scopo di riqualificarli visto che solitamente sono snobbati da tutti i sub....in questo post invece parleremo dei fondi duri.
Pareti, secche e relitti (si anche i relitti sono considerati tra i fondi duri) rappresentano i biotopi preferiti per effettuare le nostre immersioni sia con sia senza bombole.
Ma perchè?
I fondi duri a differenza di quelli molli, che avevamo paragonato a dei monotoni deserti, presentano una morfologia molto varia caratterizzata da anfrattuosità, spaccature, piccole grotte; tutto ciò comporta un microclima molto vario e dinamico con condizioni particolari di idrodinamismo, illuminazione...quindi a poca distanza sulla stessa parete, per esempio, si possono trovare popolamenti tipici di ambienti più bui assieme a popolamenti di ambienti ben illuminati!
Detta in parole povere...la morfologia dei fondi duri ha come conseguenza un'elevata biodiversità.

In generale scendendo lungo una parete nei primi metri si osserva la dominanza di popolamenti algali (che cambiano a seconda dell'illuminazione e dell'esposizione al moto ondoso) in cui vivono animali soprattutto erbivori...il classico esempio sono i ricci, dei veri e proprio pascolatori; con l'incremento della profondità comincia ad aumentare la componente animale con spugne, briozoi, cnidari....con la conseguente esplosione di colori!
Naturalmente anche la distribuzione dei popolamenti animali è influenzata dal biotopo quindi da tutti i parametri fisici che lo caratterizzano...tra tutti luce e idrodinamismo (sottoforma di corrente).

Nei prossimi post cominceremo a parlare delle biocenosi e ci sarà da rimanere a bocca aperta nello scoprire gli adattamenti degli animali e tutte le loro particolarità....anzi se dite con cosa volete che si inizi...o c'è qualche argomento che vi interessa particolarmente non fate altro che scrivere!!!

sabato 4 aprile 2009

Il plancton


A grande richiesta di Vittorio-Archimede scrivo qualcosa sul plancton.
Intanto cominciamo col dire cos'è!
Il plancton è costituito da tutti gli organismi animali e vegetali che vivono sospesi nelle acque che, pur effettuando migrazioni verticali ed orizzontali, non sono in grado di opporsi in maniera sensibile ai movimenti delle masse d'acqua.
Volendo entrare un pò più nello specifico si può aggiungere che fanno parte dell'oloplancton tutti quegli organismi che svolgono tutto il loro ciclo di vita nella colonna d'acqua, mentre quelli che vi trascorrono solo una fase (generalmente quella larvale) appartengono al meroplancton.
In mare aperto i fattori che regolano la produzione planctonica sono abbastanza stabili e comunque le loro variazioni sono prevedibili; sottocosta invece ci possono essere modificazioni improvvise dovute ad apporti fluviali, moto ondoso e quindi c'è una marcata variabilità a seconda dell'area.

Il plancton si divide in zooplancton (componente animale) e fitoplancton (componente vegetale); quest'ultimo è alla base della catena alimentare marina e da esso parte il ciclo annuale del plancton.
Il fattore principale e fondamentale per il plancton è la radiazione luminosa: è soprattutto a causa della luce che si osserva una stagionalità del ciclo planctonico.
Si osserva un primo bloom di plancton in primavera quando la radiazione luminosa comincia ad essere meno inclinata rispetto alla Terra: si osserva quindi una "fioritura" di fitoplancton dalla quale dipende lo sviluppo e le variazioni quantitative dello zooplancton - che si nutre di fitoplancton. Andando verso l'estate la quantità di fitoplancton comincia a diminuire, anche a causa della pressione di "pascolo" dello zooplancton.
In autunno può verificarsi una seconda fioritura di fitoplancton: la spiegazione che i biologi hanno dato a questo fenomeno è legata al fatto che il fitoplancton sfrutta i sali di ammonio rilasciati dallo zooplancton.
Anche la temperatura ha un ruolo sul ciclo e la vita del plancton: il suo ruolo è legato al tasso di accrescimento di questi organismi che viene stimato con un algoritmo piuttosto complicato...che evito di scrivere....
Però la temperatura ha sicuramente un effetto importante sulle migrazioni del plancton: nella colonna d'acqua non ci sono barriere fisiche (per esempio un muro o una recinzione...che impediscono fisicamente il passaggio di organismi) e la temperatura provocando variazioni nella densità dell'acqua (l'acqua più calda si stratifica sopra a quella più fredda) assolve a questo "compito": a causa della stratificazione che si crea gli organismi non possono migrare...è per questo che in mare la zona di termoclino è fondamentale!

Direi che sul micromondo del plancton per stasera possa bastare!!...naturalmente sono sempre qui per provare a rispondervi!