Contrariamente a quanto creduto, il sistema di propulsione di questi celenterati sfrutta i vortici che il loro movimento crea nell'acqua per abbattere i costi energetici di spostamento. Il risparmio di risorse così ottenuto è investito nella crescita e nella riproduzione, rendendo le meduse molto competitive rispetto ai pesci.
i ricercatori hanno esaminato la medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) valutandone i costi energetici di spostamento e mettendoli a confronto con quelli di svariate altre specie, dai cefalopodi ai pesci passando per i crostacei. Da questa analisi è risultato che, una volta tenuto conto delle differenze fra i tassi metabolici delle diverse specie, le meduse, contrariamente a quanto pensato, usano uno dei metodi di propulsione energeticamente più efficienti del mondo animale che consente loro di raggiungere un costo di trasporto (misurato in joule per chilogrammo per metro) inferiore a quello degli altri animali.
Queste prestazioni sono rese possibili da un meccanismo unico di ricattura passiva dell'energia. Grazie a una serie di tecniche di visualizzazione dei moti dell'acqua
messi a punto di recente e calcoli di fluidodinamica computazionale, i ricercatori hanno valutato che la formazione di vortici ad anello sotto l'ombrello (come è chiamata la caratteristica struttura a sacco delle meduse) durante la fase di allargamento che precede la fase di spinta, permette all'animale di migliorare del 48 per cento il costo dello spostamento. Questo si traduce in una richiesta energetica inferiore, che permette di liberare risorse utili a raggiungere grandi dimensioni, che a loro volta permettono di entrare in contatto con un maggior numero di prede, e alla riproduzione.
Sotto trovate il link del video che spiega il sistema di propulsione
La scoperta, osservano i ricercatori, potrà avere interessanti ricadute per la progettazione di dispositivi subacquei che richiedano una propulsione dai bassi consumi energetici.
Fonte: www.lescienze.it