Gli organismi hanno individuato due modalità per unirsi:
- la simbiosi
- la vita di gruppo.
In questo post vedremo qualche esempio di simbiosi...ma intanto cosa vuol dire questa parola?
Significa "vita assieme".
- la simbiosi
- la vita di gruppo.
In questo post vedremo qualche esempio di simbiosi...ma intanto cosa vuol dire questa parola?
Significa "vita assieme".
L'esempio più classico di simbiosi è quello che porta alla formazione della barriera corallina che si forma grazie ai coralli costruttori. I coralli vivono in simbiosi con delle alghe microscopiche che si chiamano zooxantelle e che vivono all'interno dei loro tessuti.
Le zoozantelle, grazie alla fotosintesi, producono del materiale che viene mangiato dai coralli che quindi possono crescere e nutrirsi.
In Mediterraneo l'unica madrepora di questo tipo è Cladocora caespitosa (ma questo sarà un altro racconto).
Animali come gamberetti, granchi, pesciolini appetitosi e privi di difese si associano con altri esseri come spugne, meduse, coralli che offrono loro riparo.
Questo tipo di simbiosi viene detto commensalismo: il commensale ricava un vantaggio dall'associazione perchè ha rifugio sicuro e spesso anche cibo. L'ospite è indifferente: può vivere bene anche da solo, al massimo il suo commensale lo aiuta a ripulirsi, ma non è indispensabile.
Spesso è possibile vedere tra i tentacoli della Cassiopea i piccoli di alcuni pesci pelagici che stabiliscono una simbiosi con la medusa. Loro vivono vicino (ma non troppo) ai tentacoli per trovare protezione dai loro predatori ma anche per riuscire a catturare qualcosa da mangiare.
Tra i tentacoli urticanti dell'Anenome dorato vive questo piccolo granchio che solitamente si nasconde vicino alla loro base. Il granchio riceve protezione dall'anemone e si nutre di piccoli pesci. La stessa cosa vale per questo piccolo gamberetto.
A volte sul fondo del mare nascono anche delle strane amicizie come quella della remora con la tartatuga o con lo squalo: la remora ripulisce il suo ospite dai parassiti ed in cambio ottiene da mangiare.
Ci sono poi simbiosi così antiche che i due animali sono diventati talmente dipendenti l'uno dall'altro da non poter più vivere da soli: è come se fossero un organismo solo.
L'esempio più famoso è quello del pesce pagliaccio con l'anemone: il pesce diventa immune alla puntura dell'anemone e usa i suoi tentacoli come nido per le uova e casa. Con il tempo la sua colorazione è diventata appariscente, le sue pinne sono diventate grandi e tonde non permettendogli di nuotare normalmente, quindi se non si potesse infilare nell'anemone sarebbe una facile preda.
L'anemone invece diventa grande, perde la capacità di ritirarsi completamente ma viene difesa dal pesce pagliaccio.
Questo scambio reciproco è il significato della simbiosi!
Pensate che sia finita qui?! Certo che no!! Prossimamente uscirà un altro post in cui vedremo altri esempi di simbiosi che sono legati ai pesci pulitori...quindi tenete d'occhio il blog!
Le zoozantelle, grazie alla fotosintesi, producono del materiale che viene mangiato dai coralli che quindi possono crescere e nutrirsi.
In Mediterraneo l'unica madrepora di questo tipo è Cladocora caespitosa (ma questo sarà un altro racconto).
Animali come gamberetti, granchi, pesciolini appetitosi e privi di difese si associano con altri esseri come spugne, meduse, coralli che offrono loro riparo.
Questo tipo di simbiosi viene detto commensalismo: il commensale ricava un vantaggio dall'associazione perchè ha rifugio sicuro e spesso anche cibo. L'ospite è indifferente: può vivere bene anche da solo, al massimo il suo commensale lo aiuta a ripulirsi, ma non è indispensabile.
Spesso è possibile vedere tra i tentacoli della Cassiopea i piccoli di alcuni pesci pelagici che stabiliscono una simbiosi con la medusa. Loro vivono vicino (ma non troppo) ai tentacoli per trovare protezione dai loro predatori ma anche per riuscire a catturare qualcosa da mangiare.
Tra i tentacoli urticanti dell'Anenome dorato vive questo piccolo granchio che solitamente si nasconde vicino alla loro base. Il granchio riceve protezione dall'anemone e si nutre di piccoli pesci. La stessa cosa vale per questo piccolo gamberetto.
A volte sul fondo del mare nascono anche delle strane amicizie come quella della remora con la tartatuga o con lo squalo: la remora ripulisce il suo ospite dai parassiti ed in cambio ottiene da mangiare.
Ci sono poi simbiosi così antiche che i due animali sono diventati talmente dipendenti l'uno dall'altro da non poter più vivere da soli: è come se fossero un organismo solo.
L'esempio più famoso è quello del pesce pagliaccio con l'anemone: il pesce diventa immune alla puntura dell'anemone e usa i suoi tentacoli come nido per le uova e casa. Con il tempo la sua colorazione è diventata appariscente, le sue pinne sono diventate grandi e tonde non permettendogli di nuotare normalmente, quindi se non si potesse infilare nell'anemone sarebbe una facile preda.
L'anemone invece diventa grande, perde la capacità di ritirarsi completamente ma viene difesa dal pesce pagliaccio.
Questo scambio reciproco è il significato della simbiosi!
Pensate che sia finita qui?! Certo che no!! Prossimamente uscirà un altro post in cui vedremo altri esempi di simbiosi che sono legati ai pesci pulitori...quindi tenete d'occhio il blog!
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