lunedì 3 dicembre 2012

Le meduse e il segreto dell'immortalità

 
Da millenni, l’uomo ha cercato disperatamente la ricetta dell’elisir di lunga vita, il segreto dell’immortalità. Uno studio, iniziato molti anni fa e ripreso nell’ultimo periodo, ha dimostrato come l’immortalità esista, ma, purtroppo non è l’uomo l’essere che può beneficiarne.
Esiste un solo essere vivente che può vivere all’infinito; l’unico che può definirsi a pieno titolo immortale; è la medusa Turritopsis dohrnii, la quale è in grado di trasformarsi di nuovo in polipo e ricominciare da capo la sua vita.
La scoperta risale, addirittura, all’estate del 1988, quando Christian Sommer, un ventenne tedesco studente di biologia marina, si trovava sulla riviera di Rapallo, per studiare piccoli invertebrati simili a meduse o a coralli molli, l’Hydrozoa. Facendo ogni mattina snorkeling nelle acque del mar ligure, Sommer si imbatté in questa particolare specie di medusa, la Turritopsis dohrnii, oggi comunemente conosciuta come la medusa immortale.
Il giovane osservò la medusa per giorni e si accorse che l’essere non solo non moriva, ma sembrava ringiovanire di giorno in giorno fino a ricominciare un nuovo ciclo vitale.
 
La scoperta incuriosì alcuni biologi genovesi che vollero approfondire gli studi su questa particolare specie di medusa e nel 1996 pubblicarono un dossier in cui dimostrarono come questa medusa potesse, in ogni fase della propria vita, trasformarsi di nuovo in un polipo, scampando così alla morte. Questa scoperta, rivelarono gli scienziati, sembrò sfatare la legge fondamentale del mondo naturale, ovvero quella per cui si nasce e poi si muore.
 
Tuttavia, al di fuori dell’ambito accademico, la scoperta non riscosse molto interesse; ma a 16 dalla pubblicazione del dossier, molti sono stati i passi in avanti, si è, infatti, scoperto, che il processo di ringiovanimento della Turritopsis dohrnii è causato da un forte stress ambientale o da aggressioni fisiche. Inoltre, non è da escludere che le cellule della medusa immortale subiscano un processo di transdifferenziazione, ovvero le cellule si convertono da un certo tipo ad un altro, ad esempio, una cellula della pelle che si trasforma in una cellula nervosa; come avviene nelle cellule staminali umane.
 
L’inversione del ciclo della vita rimane comunque un mistero; coltivare in laboratorio questa medusa è un’impresa a dir poco ardua; finora, l’unico ad esserci riuscito è il giapponese Shin Kubota; il quale accudisce e studia il suo esemplare da 15 anni.
Negli ultimi decenni la medusa immortale si è diffusa in tutti gli oceani del mondo; probabilmente sfruttando l’autostop delle navi da carico; la specie è molto diffusa, oltre che nel Mediterraneo, anche a largo delle coste di Panama, della Spagna, della Florida e del Giappone. Un’invasione silenziosa di un essere immortale.
 
 

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