Il pesce scorpione raggiunge lo Stretto di Sicilia. Massima allerta per la specie aliena È stata segnalata di recente in Tunisia (Golfo di Tunisi e Stretto di Sicilia) la cattura di due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, specie aliena originaria del Mar Rosso. Conosciuto per aver colonizzato gran parte delle coste Atlantiche occidentali e il Mediterraneo orientale, il pesce scorpione è una delle specie marine più invasive al mondo. Le lunghe e sottili spine velenose, poste sulle pinne dorsali, lo rendono estremamente pericoloso per la salute umana. Alla base di tali spine sono presenti alcune ghiandole che producono un potente veleno; nel peggiore dei casi, l’eventuale puntura può avere effetti letali per l’uomo. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce: la pericolosità resta, quindi, elevata anche su esemplari morti da diverse ore. La recente segnalazione di pesci scorpione in Tunisia ed in particolare nello Stretto di Sicilia, lascia ipotizzare un imminente arrivo nelle acque italiane, come già accaduto per altre specie aliene (ad esempio, il pesce palla maculato Lagocephalus sceleratus). Si ritiene dunque necessario, come peraltro indicato nelle raccomandazioni internazionali sulla mitigazione degli effetti delle specie aliene, dare ampia diffusione della notizia alla cittadinanza e alle categorie maggiormente interessate, quali le associazioni di pescatori professionisti e sportivi, i mercati ittici, i veterinari e gli altri operatori del mare. Chiunque catturi o avvisti un pesce scorpione è invitato a fotografare l’esemplare, congelarlo se possibile, dare immediata comunicazione alla Capitaneria di Porto locale e segnalare l’osservazione alla sede ISPRA di Palermo ai numeri di telefono 091/6114044-7302574 e all’indirizzo: alien@isprambiente.it .
martedì 18 ottobre 2016
venerdì 1 luglio 2016
Il pesce luna
Il pesce luna (Mola mola dal latino mola, "macina, mola") è il più grande tra i pesci ossei (gli squali sono, invece, pesci cartilaginei). Gli esemplari più grandi possono raggiungere un'altezza di 4,2 metri, 3 metri di lunghezza e circa 2 tonnellate. La sua pellenospita fino a cinquanta specie di parassiti e microorganismi, i quali possono provocare il fenomeno della bioluminescenza.
Si tratta inoltre di un pesce estremamente longevo: si ritiene che possa superare ampiamente i cento anni di età.
In inglese viene chiamato sunfish, presumibilmente tanto per la sua forma, quanto per le sue dimensioni e per il fatto che durante le giornate di sole tende a salire alla superficie dell'acqua.
Una femmina può deporre fino a 1,5 milioni di uova per volta e fino a 300 milioni di uova durante il ciclo vitale. Le larve hanno il diametro di appena due o tre millimetri.
Il pesce luna si nutre di plancton, di piccoli pesci e di meduse.
venerdì 29 aprile 2016
Pesce palla maculato
Questa notizia ha bisogno della massima diffusione!
In Mediterraneo si sta verificando l'invasione del PESCE PALLA MACULATO (Lagocephalus Sceleratus).
E' ALTAMENTE TOSSICO AL CONSUMO ALIMENTARE. POTENZIALMENTE MORTALE!!!
Nel caso l'aveste già incontrato o lo doveste incontrare segnalate avvistamento con data e luogo!
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sabato 2 aprile 2016
Il ciclo di vita delle meduse
Gironzolando il rete ho trovato questo video veramente emozionante sul ciclo vitale delle meduse.
Dalla fase a idrogeologico fino alla fase planctonica.. intanto gustatevi il video.. in un prossimo post scriveremo nel dettaglio come nasce una medusa
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sabato 27 febbraio 2016
Il mare non vale una cicca!
I mozziconi di sigaretta sono
rifiuti pericolosi per l’ambiente e non facilmente biodegradabili. Le fibre di
acetato di cellulosa, di cui è composto il filtro, una volta immesse nell’ambiente,
non scompaiono ma vengono semplicemente frantumate: in questo modo si
accumulano nel suolo e nelle acque superficiali e marine. II danno ambientale,
viene aggravato dalle 4000 sostanze chimiche che il filtro ha assorbito durante
la combustione della sigaretta. Le cicche sono un rifiuto pieno di sostanze
tossiche e, se gettate in acqua, diventano un time‐relased di composti chimici
pericolosi.
L’emergenza ambientale provocata
dai mozziconi è frutto della mancanza di norme comportamentali, della scarsa
consapevolezza della loro pericolosità e della cattiva gestione di questo
rifiuto. Le cicche di sigaretta disperse nell’ambiente naturale non sono solo
brutte da vedere, ma costituiscono una reale minaccia per la vita acquatica e
la fauna selvatica. Già la sola nicotina presente in una sigaretta, in caso di
ingestione accidentale, potrebbe risultare mortale per un bambino in tenera
età. Test di tossicità acuta hanno evidenziato come una cicca di sigaretta in 1
litro di acqua sia in grado di uccidere più del 50% di microorganismi quali Daphnia magna, un piccolo crostaceo alla
base della catena alimentare acquatica. Sono stati trovati mozziconi nello
stomaco di pesci, uccelli, tartarughe, balene e altre creature marine. Ogni
anno milioni di animali marini perdono la vita a causa dell’ingestione di
cicche di sigaretta scambiate per cibo.
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mercoledì 27 gennaio 2016
Un mare di plastica
Circa un terzo delle plastiche prodotte finisce negli oceani tanto che si è formato quello che viene chiamato il "settimo continente" che è in continua crescita.
Uno studio del World Economic Forum realizzato da Ellen McArthur ha rilevato che a partire dagli anni '50 l’uso della plastica è aumentato di circa 20 volte ed è destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni, tanto che nel 2050 ci sarà più plastica che pesci in mare.
Stando al rapporto, dal 1064 ad oggi si è passati da una produzione di plastica di 15 milioni di tonnellate a circa 310 milioni. Sembra che oggi vi siano 150 milioni di tonnellate di plastica galleggiante in mare.
Per leggere il rapporto completo cliccate sotto
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sabato 9 gennaio 2016
In pericolo il Corallo di Napoli
Iniziamo il 2015 della sezione Biologia Marina condividendo un articolo dedicato al corallo rosso di Napoli che purtroppo è in pericolo a causa della presenza di numerose reti abbandonate.
Leggendo l'articolo e soprattutto guardando le foto, ci si rende conto di come sia fondamentale conoscere quest realtà per cercare di tutelare un tratto di mare così ricco per biodiversità!
Sotto il link per leggere l'articolo
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