L'analisi del Dna dei pesci osserva per la prima volta "in diretta" i
meccanismi che controllano la nascita di nuove specie e spiega perche
il mare è così ricco di specie diverse. Il risultato, pubblicato su
Nature, si deve al gruppo di ricerca coordinato da David Kingsley, dell'università californiana di Stanford.
Lo studio è stato condotto su una specie di pesci da tempo studiata
dai genetisti, gli spinarelli. I ricercatori hanno analizzato il Dna di
21 coppie di spinarelli, prelevati da popolazioni marine e di acqua
dolce, ed hanno identificato regioni del genoma che sono associate con
l'adattamento di ai cambiamenti ambientali e che favoriscono quindi la
formazione di nuove specie.
I meccanismi che controllano il modo in cui i cambiamenti genetici
permettono di adattarsi a nuovi ambienti sono ancora in gran parte
sconosciuti. Per questo i ricercatori hanno deciso di osservare "in
diretta" i meccanismi che permettono la nascita di nuove specie
studiando un pesce come lo spinarello, che è stato capace di adattarsi
dalla vita in mare a quella in acqua dolce. In questo modo è stato
possibile vedere che una nuova specie nasce solo quando le mutazioni
avvengono in porzioni molto grandi del Dna, al punto che gli individui
non riescono più a riprodursi fra loro in modo efficace e segnano la
comparsa di una nuova specie.
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